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Ultimo miglio: di cosa si tratta e quali sono le soluzioni del futuro?

La grande sfida delle città del futuro non si gioca sulle lunghe distanze ma bensì nell'ultimo miglio. Infatti il settore della mobilità sostenibile si sta concentrando sempre più sugli ultimi chilometri che separano le persone dalle loro destinazioni finali.

queue de sirene

Pensiamo ad esempio a quel tratto di strada che ogni lavoratore deve percorrere dalla fermata del treno o della metro fino a raggiungere la propria sede lavorativa. La scarsa proposta di alternative per coprire quelle brevi distanze, definite appunto ultimo miglio, è la principale ragione che spinge le persone a preferire l'auto privata dal momento che, seppur tra un disagio e un ritardo, comunque conduce direttamente a destinazione.

Ebbene la sfida del futuro consiste proprio nel rivoluzionare questo approccio a favore di una migliore qualità dell'ambiente e dello stile di vita; ma affinché ciò avvenga è necessario fornire ai cittadini delle opzioni concrete e vantaggiose.

Eagle Etsp ha realizzato un servizio su misura per l'ultimo miglio, proponendo una soluzione con mezzi in sharing di micromobilità elettrica per le aziende attente al benessere dei propri dipendenti e alla tutela dell'ambiente

 

Che cosa si intende per ultimo miglio?

Tra le righe lo abbiamo già detto ma è importante soffermarsi su questo concetto che sta rivoluzionando il settore degli spostamenti urbani. In mobilità l'ultimo miglio corrisponde al tratto di strada finale che si percorre per raggiungere la destinazione (nel nostro caso la sede di lavoro) e che solitamente non è ben coperto da collegamenti. Infatti il TPL non raggiunge tutti i punti della città e molto spesso le fermate dei treni, delle metropolitane e dei bus costituiscono le colonne d'Ercole oltre le quali i pendolari vengono abbandonati a loro stessi.

Le maggiori lacune dei trasporti pubblici sono concentrate nelle zone periferiche, proprio in quelle aree in cui la presenza di fabbriche, laboratori, magazzini e centri commerciali costringe migliaia di lavoratori a prendere l’auto per recarsi al lavoro congestionando il traffico nelle arterie urbane ed extraurbane. 

D'altronde lo sviluppo nella direzione di una città del futuro segue la richiesta sempre più diffusa di decongestionare il traffico, di ridurre l'inquinamento e di migliorare la vivibilità dei centri urbani. Ecco perché le amministrazioni pubbliche promuovono spesso iniziative come ZTL, LEZ e ULEZ. Ma queste azioni fondamentali per l'ecosistema della città complicano ulteriormente la vita dei pendolari costretti a prendere il proprio veicolo per coprire l'ultimo miglio.

Per questa ragione è fondamentale promuovere un modello di mobilità urbana che sia più sostenibile, sicuro e multimodale. Gli addetti ai lavori già da anni parlano di MaaS (Mobility As A Service), un approccio inedito e tecnologico al mondo dei trasporti che semplificherà l'accesso ai servizi di mobilità da parte degli utenti attraverso un unico canale digitale che consente di pianificare, prenotare e convalidare i titoli di viaggio, in un'unica soluzione, dall'aereo al monopattino.  

 

Soluzioni di mobilità per l'ultimo miglio: il servizio innovativo di Eagle Etsp

Oggi il settore della mobilità (soprattutto sostenibile) ha compreso quanto il cambiamento debba partire proprio dall'implementazione di servizi ad hoc per assicurare la copertura dell’ultimo miglio. 

In particolare, sostenibilità e intermodalità sono le due parole chiave del futuro della mobilità dell'ultimo miglio, insieme alla "digitalizzazione". I servizi di mobilità condivisa come car sharing, bike sharing, scooter sharing e monopattini sono l'avanguardia della rivoluzione green degli spostamenti in città.

Oltre a ridurre il numero di auto acquistate e dunque di veicoli parcheggiati ai lati delle strade, questi mezzi in sharing sono solitamente elettrici e sono autorizzati a muoversi sulle strade urbane. Pertanto non è difficile comprendere come la mobilità in sharing sia la risposta del futuro per realizzare smart cities. Inoltre, dalla prenotazione al termine del noleggio, l'intero servizio viene gestito direttamente dall'utente, attraverso un'App.

Le compagnie di micromobilità in sharing presenti oggi sul mercato operano  soltanto in determinate città ritenute “proficue” economicamente,  e sono organizzate con un modello di business che segue il flusso di spostamento di residenti e visitatori nel centro urbano. In altre parole i loro mezzi vengono posizionati nelle aree strategiche dove la domanda di mobilità è più alta senza tener conto di particolari interessi specifici dell’utenza. Inoltre, i ricavi si basano sul numero di corse effettuate con un compenso sul prezzo di sblocco e sui minuti percorsi. Alcune, prevedono anche canoni fissi settimanali o mensili per un numero limitato di minuti al giorno.
 

Tutto ciò, è molto diverso dalla organizzazione di Eagle Etsp che non sceglie in quale città operare o dove posizionare i suoi mezzi secondo flussi generici di spostamento; ed i suoi ricavi si basano su un contratto di noleggio a lungo termine. L’originalità del servizio di Eagle Etsp sta nella sua specializzazione e personalizzazione, con l’esigenza dell’azienda al centro dell’attenzione. Sono i responsabili delle risorse umane ed i mobility manager delle imprese clienti che decidono come gestire le flotte di monopattini e bici elettriche prese in noleggio per facilitare l’accesso in azienda dei propri dipendenti.

Per soddisfare le diverse esigenze di mobilità aziendale Eagle Etsp si è dotata di un organizzazione particolare che la rende “unica” nel panorama nazionale delle società di micromobilità in sharing presenti oggi in Italia. Il suo particolare servizio la rende “partner” di quelle aziende che desiderano offrire soluzioni alternative alla copertura dell'ultimo miglio. Anche in virtù dell'obbligo di legge del PSCL (piano di spostamento casa-lavoro) che impone la pianificazione di mobilità sostenibile del personale per l'accesso in azienda.

Diverse sono quindi, le imprese che si rivolgono ad Eagle Etsp per ottenere flotte di mezzi nei punti nevralgici (Mobility hub) per soddisfare gli spostamenti dei propri lavoratori.  La piattaforma tecnologica consente inoltre al Mobility manager di tenere sotto controllo la circolazione dei mezzi, così da poter pianificare le strategie di mobilità e di ottimizzazione degli investimenti.

 


2/12/2022 - Redazione Eagle Etsp